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Che tipo di pianta è l'Azalea?
L’Azalea è una pianta acidofila appartenente ad un più grande genere vegetale tra i più diffusi, diversificati e apprezzati in campo ornamentale. Tuttavia solo in pochi sanno che le Azalee ed i Rododendri appartengono alla medesima famiglia.
L’Azalea è una pianta originaria dell’Asia e del Nord America. E’ ovvio che, si tratta di varie specie e sottogeneri con particolarizzazioni e differenze più o meno lievi. Il nome Rhododendron (che ricordiamo è la denominazione botanica dell’Azalea e raggruppa circa cinquecento specie diverse) deriva da due parole greche il cui significato è “albero rosa”. La parola “rosa” si riferisce probabilmente alla sua colorazione tipica ma in realtà i cromatismi dell’Azalea variano tra il bianco, il magenta, il rosa, il fucsia ed il rosso, con alcuni sottogeneri di doppia colorazione.
L’Azalea è fondamentalmente una pianta arbustiva, quindi dalle dimensioni limitate (nelle forme adulte l’altezza varia tra i 50 ed i 90 centimetri), che presenta foglie piccole e ovali. I fiori sono anch’essi di dimensioni limitate, semplici ma uniti in piccoli mazzi, caratterizzati da un calice con cinque sepali ed una corolla di cinque petali. L’Azalea presenta poi dei frutti marroni di forma capsulare, contenente un gran numero di semi piccolissimi.
Come coltivarla?
Coltivare l'azalea non richiede grandi conoscenze ed esperienze risultando adatta anche ai principianti nel mondo del giardinaggio.
Il metodo più semplice, ma meno efficace, per piantare le acidofile in giardino prevede la sostituzione della terra dello scavo con terriccio specifico per acidofile e la successiva regolare somministrazione di un concime rinverdente.
Tecniche più valide e durature prevedono di isolare le radici dal terreno circostante ponendovi sopra uno strato di aghi di pino. Si può procedere in due modi: interrare in la pianta acidofila in vaso senza estrarla oppure oppure creando dei setti divisori con teli plastici.
Per mettere a dimora le piante acidofile in vaso, non dovrete far altro che scavare una buca abbastanza capiente e sistemare la pianta al suo interno. In questo caso, ricordate di estrarre il tutto dal suolo ogni due anni per rinvasarlo in un contenitore più grande (maggiore di un terzo rispetto al precedente). Al termine del rinvaso, sistemate la pianta in terra dopo aver opportunamente modificato le dimensioni della buca.
Se invece volete coltivare le acidofile direttamente in giardino, trapiantatele in buche abbastanza grandi da poter ospitare piante adulte. Disponete lungo i bordi dello scavo un doppio strato di materiale plastico che isoli la terra del giardino dal terriccio specifico per acidofile con cui andrete a riempire la buca.
Colmato lo scavo, trapiantate il vegetale estraendolo dal vaso e annaffiate in abbondanza per favorire l’attecchimento.
Al momento di scegliere la posizione dove collocare le vostre piante in giardino, ricordate che alcune acidofile, come la gardenia o l’azalea, preferiscono l’ombra alla luce diretta del sole.
Quando i fiori saranno completamente fioriti, occorre rimuoverli e procedere con la potatura in modo tale che la pianta goda di migliori condizioni di aerazione.
Come e quando annaffiarla?
L’ annaffiatura per l’azalea è un argomento delicato, infatti errori in questa fase possono essere causa di problemi irrimediabili per la pianta. In primavera ed in estate le azalee vanno annaffiate regolarmente senza però rendere troppo zuppo il terreno. Nella stagione invernale invece, le annaffiature sono necessarie solo quando il terreno è molto asciutto.
Il discorso non vale per le azalee sempreverdi che invece devono essere annaffiate tutto l'anno, indipendentemente dalla stagione.
L’azalea è una pianta acidofila, ciò significa che il calcare è suo acerrimo nemico, per tale motivo è consigliabile annaffiarla con acqua decalcificata, che si ottiene facendo riposare per almeno 24 ore l’acqua di rubinetto nell’annaffiatoio (ed evitando di svuotare il fondo) o, ancora meglio, facendola bollire per 10 minuti e somministrandola una volta raffreddata.
Le azalee preferiscono sicuramente i climi temperati ma sopravvivono benissimo anche in zone differenti. Bisogna evitare le esposizioni dirette alla luce solare nelle ore più calde della giornata, mentre è bene anche concedere alla pianta il sole del tardo pomeriggio o quello della prima mattinata. Un altro consiglio è quello di tenere l’Azalea lontana da venti di qualunque tipo e ad ogni modo protetta dalle gelate (invernali ma anche primaverili). Alla luce di ciò nel periodo primaverile ed estivo è opportuno tenere la pianta in un luogo ombreggiato ed abbastanza umido, mentre in inverno (ovvero nel periodo di fioritura più rigogliosa) si preferisce portarla all’interno e al riparo, evitando però tutte le fonti di calore e la luce diretta del sole. La temperatura definita ottima per la crescita dell’Azalea è nell’intervallo tra gli 8° ed i 16°.
Per raggiungere il suo massimo splendore, l'azalea necessità di essere correttamente concimata. Una volta che la pianta avrà completato il suo attecchimento al terreno, occorrerà procedere con la concimazione. Il terreno preferito dalle Azalee è quello particolarmente areato e soffice, privo di calcare e leggermente acido. La consistenza soffice ed areata può essere ottenuta tramite l’utilizzo di torba, terra di brughiera, aghi di pino e perlite.
Si consiglia di utilizzare un concime adatto alle piante acidofile.
Il pH leggermente acido e soprattutto l’assenza del calcare servono ad evitare l’ingiallimento di fiori e foglie e favorire un aspetto luminoso dei colori.
Quali sono le malattie che la colpiscono?
In caso di ristagno idrico è indispensabile ridurre i quantitativi di acqua somministrati poiché causato probabilmente da radici troppo bagnate. E' possibile utilizzare bicarbonato di sodio per ridurre i problemi da ristagno e ristabilire le condizioni ottimali di crescita della pianta.
Altra malattia importante è la cosiddetta clorosi che si manifesta con evidente ingiallimento delle foglie. In quel caso è dunque indispensabile intervenire sul ph del terreno con ammendanti composti da chelati di ferro, come appunto un concime liquido solfato di ferro.
In appartamento è possibile che l’azalea subisca l’attacco dei ragnetti rossi o delle larve minatrici con erosione delle foglie. A questo punto si consiglia di agire con un prodotto a base di estratto di ortica estremamente efficace per questo tipo di problema e completamente biologico!
L'azalea è una pianta conosciuta fin dai tempi più antichi soprattutto per il nettare di cui sono particolarmente ricche. Alcune specie di azalea sono però velenose, come riporta Plinio, che riferisce di un'intossicazione dei soldati dell'esercito romano, durante la campagna asiatica, provocata da miele di specie velenose di azalea.
Ha incredibili qualità purificatrici dell’aria, tanto che, da studi della NASA, è emerso che la pianta di azalea è in grado di rimuovere dall’aria grandi quantità di formaldeide e ammoniaca.