Corroboranti, l'alternativa biologica e naturale per la cura e la protezione delle piante

Seen by: 18771, Jun 3, 2020

 Cosa sono i Corroboranti?

In agricoltura il termine “Corroborante” (dal latino vis, roboris = forza) indica un prodotto di origine naturale, non ascrivibile alla categoria dei fertilizzanti, che migliora la resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi, proteggendo da danni non provocati da parassiti. (DPR n.55/2012 Art.1 comma 4).

 I corroboranti differiscono dai prodotti fitosanitari in quanto agiscono solamente sul vigore della pianta senza esplicare effetti diretti contro i patogeni e i parassiti e differiscono dai fertilizzanti perché non svolgono principalmente funzione nutrizionale.

  I “Corroboranti, potenziatori della difesa delle piante”, vengono utilizzati principalmente in agricoltura biologica. 

 A cosa servono?

La loro azione è di:

  1.       Potenziare ed attivare le difese naturali delle piante nei confronti di agenti fitopatogeni fogliari e radicali. I meccanismi difensivi naturali che le piante attivano sono di due tipi:
  •          meccanismo diretto: induce l’attivazione di geni i cui prodotti inibiscono l’alimentazione, il metabolismo, la crescita e la riproduzione di patogeni e parassiti;
  •          meccanismo indiretto: comporta la produzione, in risposta all’ attacco dei fitofagi, di specifici metaboliti volatili (HIPVs) che sono attrattivi per i nemici naturali del fitofago.
  1.       Proteggere le piante da danni non provocati da parassiti, facendo attivare da parte della pianta meccanismi diretti a livello molecolare per resistere ed adattarsi agli stress. Ad esempio:
  •          aumentano la tolleranza alla salinità, agli sbalzi repentini di temperature, aumentano la tolleranza alla siccità.
  •          aumentano la sintesi di fattori di protezione (antiossidanti) in grado di assorbire l’eccesso di raggi UV, contribuendo a proteggere le piante dalle radiazioni UV e dai radicali liberi, responsabili degli effetti fitotossici dei vegetali.

Albagarden ha scelto tra i molteplici corroboranti in natura quelli più adatti ed efficaci alla cura delle più comuni patologie che possono affliggere le nostre piante.

Ecco in breve una piccola guida sulle proprietà dei prodotti scelti, che nei prossimi articoli verrano analizzanti nello specifico esaminando tutte le proprietà e i metodi di utlizzo.

 Propolis

Prodotto usato per le sue azioni battericide, antivirali e fungicide anche in campo medico. Derivato dall’elaborazione da parte delle api di sostanze di natura resinosa, gommosa e cerosa presenti nei tessuti vegetali di numerose piante arboree tra cui castagno, salice, ippocastano, pioppo, pruno, abete, abete rosso, quercia e frassino. La sua composizione chimica media si può riassumere in: flavoni, flavonoidi e flavononi che manifestano proprietà fitostimolanti.

Si raccoglie dall’arnia, raschiandola nei punti dove e stata maggiormente depositata oppure stimolando le api a produrre quantità maggiori attraverso particolari tecniche apistiche. In frutticoltura è stata dimostrata l’azione positiva sullo sviluppo vegetativo delle gemme, la funzionalità degli organi sessuali del fiore e il primo accrescimento del frutto. Spesso è associata allo zolfo o ai Sali di rame, dei quali potenzia l’azione.

 Bicarbonato di sodio

Si ottiene come sottoprodotto dalla produzione della soda, la sua azione è quella di alzare il pH della superficie fogliare e di conseguenza l'instaurarsi di un ambiente inadatto alla germinazione delle spore dell'oidio e della peronospora.

Bisogna stare attenti a problemi di fitotossicità!

 Olio di Neem

E' un agrofarmaco botanico estratto dalla specie arborea Azadirachta indica, o Mangrosa, appartenente alla famiglia delle Meliacee, presente in maggior numero in India, America (nord, centro e sud), Sudafrica, Medio Oriente e Australia. Nelle foglie, semi, frutti, legno e corteccia di questa pianta sono presenti dei limonoidi, principi attivi molto interessanti per la patologia vegetale. Uno di questi, in particolare un limonoide triterpenoide, comunemente chiamato azadiractina, sembra essere il componente più attivo. Esso ha una spiccata attività insetticida, ma sembra avere anche azione fungicida in grado di combattere alcune crittogame tra cui la peronospora o la botrite. Come insetticida altera lo sviluppo degli insetti interferendo con la muta oppure bloccando la peristalsi intestinale impedendo loro di evacuare e di nutrirsi. Il suo meccanismo d’azione fungicida sembra invece essere dovuto al suo contenuto in derivati dello zolfo.

 Olio di soia

Viene estratto dai semi di Glycine soja (= Dolichos soja), leguminosa annuale originaria dell’Asia orientale. Le varietà selezionate sono coltivate per l’estrazione dell’olio. I semi contengono il 20-25% di olio. All’estrazione si procede mediante presse continue o con solventi. Il procedimento di estrazione con presse presenta la particolarità che la farina di soia viene disidratata fino a un tenore in acqua del 3% e successivamente mescolata ad acqua o vapore nel condizionatore. Ciò consente di portare la pressione fino alla massima resa in olio. I panelli contengono circa il 4-5% di olio. Molteplici sono i suoi benefici riconosciuti: svolge una forte azione protettiva nei confronti delle piante, contribuisce al potenziamento della resistenza delle piante nei confronti di stress abiotici e attacchi esterni di vario genere e interferisce  sulla fisiologia delle interazioni patogeno-pianta.

 Sapone molle

Il sapone potassico, anche detto “sapone molle di potassio” o più comunemente sapone di Marsiglia, è un sale di potassio di acidi carbossilici a catena lunga (acidi grassi). Si ottiene per saponificazione con potassa di oli vegetali estratti da semi di alcune piante (colza, girasole, soia, ecc.). Il sapone potassico, abbinato agli insetticidi, svolge la funzione di bagnante e adesivante, favorendo la diffusione omogenea del principio attivo all’interno della miscela da distribuire.

Esplica un’azione indiretta nei confronti delle fumaggini, poiché favorisce lo scioglimento della melata prodotta dagli insetti.

 Estratto di Ortica

I preparati biodinamici sono stati descritti per la prima volta da Rudolf Steiner nel 1924. Si presentano, per la maggior parte, in forma “umificata” e sono attivi a dosi infinitesime. Agiscono sul suolo e sulle piante, esaltando i comportamenti vegetativi e/o produttivi e migliorando la resa e la qualità delle produzioni.

I preparati biodinamici si dividono in preparati da spruzzo e preparati da cumulo. I preparati da spruzzo sono: cornoletame (500), cornosilice (501) e Fladen. I preparati da cumulo sono impiegati nel processo di trasformazione della sostanza organica in humus in quanto sono capaci di attivare particolari processi vitali-enzimatici che liberano sostanze utili alla pianta. Tali preparati possono essere: a base di fiori di achillea, a base di fiori di camomilla, a base di piante di ortica, a base di corteccia di quercia, a base di fiori di tarassaco e a base di valeriana.

 Zeolite

La zeolite è un minerale di estrazione classificato nelle specie Chabasite. Questo minerale libera il suo potenziale quando viene "attivato" grazie alla micronizzazione, un processo che consente di trasformarlo in una polvere finissima costituita da particelle microporose.

Distribuendo questa polvere sui tessuti delle piante si crea uno strato idrofobico (che respinge l'acqua). Grazie a questa caratteristica la zeolite viene utilizzata come corroborante in grado di aumentare le resistenze delle piante agli agenti patogeni quali funghi, batteri, fitoplasmi, insetti ed acari.

Essendo un materiale di per sé inerte è consentito l'utilizzo senza limitazioni. La zeolite può essere utilizzata in Agricoltura Biologica ed è innocua per l'uomo, gli insetti utili e gli organismi acquatici. Le zeoliti sono contraddistinte da elevato e selettivo potere di scambio cationico ed hanno le capacità di neutralizzare, trattenendoli all’interno della propria struttura, elementi lisciviabili quali l’ammonio, i metalli pesanti e le molecole organiche, di assorbire gas odorosi come l’ammoniaca, l’acido solfidrico ed i mercaptani ed hanno grande efficacia nella riduzione di emissioni odorose provenienti dalle biomasse prodotte da stalle o altro.

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